Francesco Martinelli nasce nel 1874 terzo figlio di quattro fratelli, da genitori proprietari terreni in Colognola ai colli, Verona. Alla morte Gaetano (1842-1901) lascia le eredità a dividere la famiglia: Francesco eredita le proprietà “in città” (Piazza Arditi e Via Daniele Manin a Verona), le terre invece e la villa di famiglia, vanno a favore del fratello minore Pio.
Nel 1941 il figlio di Francesco, Giovanni (1921) aviatore, torna salvo dalla campagna di Russia. Nel dopoguerra cerca di recuperare i rapporti con la famiglia dello zio Pio, ma egli ha già sperperato gli averi del nonno e così Giovanni è costretto a rinunciare all’dea di ritornare alla propria Terra.
Dario (1953), primo genito di Giovanni, eredita la passione per gli uomini, le avventure e la terra. Terminati gli studi delle Scienze Biologiche all’Università di Padova sceglie il percorso dello spirito che lo avvicina allo yoga. A coronazione di questo percorso di ricerca Dario nel 1955 ha l’opportunità di acquistare un fondo. Tra i tanti che visita in quel periodo ce n’é uno vitato sulle colline di Soave con un rustico annesso che sembra il posto adatto dove poter praticare le sue discipline. Ascoltando il suo richiamo antico e guidato dal fato finisce per acquistare proprio quel fondo vitato a Garganega, il rustico ed un boschetto, su un versante che guarda est della collina vulcanica di Fittà, nella zona Classica del Soave.
Un luogo magico dove potersi rimettere in contatto con la natura e riequilibrarsi attraverso lo yoga, la contemplazione, la condivisione, la pace.
Francesco Martinelli (1978), primogenito di Dario, eredita la passione per la natura, l’arte, la poesia, la musica, e tutti i percorsi illuminati degli uomini.
Viaggia, ama stare con la gente e impara l’arte della ristorazione come momento conviviale, di scambio umano e con esso impara la cultura del buon cibo e del buon vino.