Siamo a Saint-Aubin, in Côte de Beaune, villaggio dove nel 2002 Pierre Fenals fondò il proprio Domaine dopo decenni trascorsi nel settore della moda a Parigi, spinto esclusivamente dalla profonda passione per il mondo del vino. L’espressione francese “belles lies”, letteralmente “belle fecce”, fa riferimento a una pratica diffusa nel XVII secolo tra i monaci della Borgogna che consisteva nello strofinare le botti con le fecce dell’annata precedente. Seguendo i dettami dell’agricoltura biologica certificata e della biodinamica, negli appena 3 ettari di vigneti di proprietà Pierre Fenals di Maison en Belles Lies alleva i tradizionali vitigni borgognoni Pinot Noir, Gamay, Chardonnay e Aligoté. I suoli su cui crescono le viti sono formati principalmente da argilla e calcare, con presenza di ghiaia in alcuni vigneti. Le altitudini arrivano fino a 320 metri sul livello del mare e in cantina Pierre Fenals segue una filosofia enologica minimalista, con i grappoli di Pinot Noir vinificati interi e le fermentazioni affidate sempre ai lieviti indigeni. Come contenitori vinari sono impiegate vasche di acciaio inox e piccole botti di rovere francese di più passaggi e i bianchi maturano per lunghi periodi sulle fecce fini, senza batonnage. Lungo l’intero processo di lavorazione è poi escluso il ricorso a operazioni di chiarifica e filtrazione così come l’aggiunta di solforosa, nel rispetto totale dell’espressione del terroir. La limitata produzione della cantina borgognona Maison en Belles Lies consta di vini bianchi e rossi di lodevole classe e purezza, caratterizzati da un raffinato tono minerale. Le uve destinate alle etichette di Pierre Fenals provengono dai territori del Beaujolais e della Côte de Beaune, precisamente da villaggi quali Aloxe Corton e Maranges, ma anche Santenay, Corton e Monthelie.