Oronce de Beler, classe 1978, dopo aver vissuto e lavorato a Parigi si stabilisce prima a Vosne-Romanée e, nel 2014, a Nuits Saint Georges. Non è un vignaiolo che pianta e cresce la propria vigna ma è quella figura di negociant che spesso non consideriamo. Oronce sa ricercare e scegliere le uve migliori per poi trasformarle in quel vino che riesca ad esprimere al meglio la sua idea di Borgogna, da anni ormai dagli stessi vignaioli e seguendo in prima persona tutte le lavorazioni in vigna. Persona molto esigente ed accorta, non ricorre a scorciatoie per ottenere il suo obiettivo.
Il suo segreto risiede nelle stabili relazioni di fiducia con i propri coltivatori, i quali lavorano le vigne su terreni vivi, sia in conduzione biologica che biodinamica. La vendemmia è fatta rigorosamente a mano per poter, anche in questa fase, selezionare i grappoli migliori e più sani e ottenere il mosto puro e pulito. Il 2005 è il suo primo anno di produzione ufficiale, acquista le sue prime uve e produce il suo primo vino. L’affinamento avviene sotto la cantina di casa per almeno 12 mesi in botti di legno. In questo periodo Oronce culla le proprie creature con l’attenzione di un padre.