«Essere vignaioli significa essere osservatori, curiosi, riflessivi, lavoratori, coraggiosi, meticolosi, innamorati della natura e degli esseri viventi, rispettosi delle sue creature. Significa essere artisti con metodo, audaci con moderazione, entusiasti con cognizione di causa, focosi con pazienza, ostinati con fantasia, economi con generosità. Essere vignaioli significa dare all’appassionato il meglio di sé attraverso il vino» dice Jean-Pierre Amoreau.

Château Le Puy giace sullo stesso altipiano roccioso di Saint-Émilion e Pomerol e fa parte dell’appellazione Côtes Francs de Bordeaux. La famiglia Amoreau vive e produce vino dal 1610 nello Château le Puy, che si trova sul secondo punto più alto del dipartimento della Gironda, a circa 110 metri sopra il livello del mare, conosciuto sin dai tempi antichi come “l’altipiano delle meraviglie”.

La raccolta avviene manualmente nei 54 ettari di vigneti di circa 50 anni. Nel 1996 la famiglia ha acquistato lo Château Pimpine, situato sullo stesso altopiano roccioso. Si seguono i principi dell’agricoltura biodinamica al giorno d’oggi così come nel passato: la coltura delle viti si fa in modo del tutto naturale secondo i metodi ancestrali, senza aggiunta di concimi chimici, diserbanti, insetticidi né pesticidi. I suoli composti da argilla, silice e calcare sono terreni perfetti per la crescita dei principali vitigni quali: Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Malbec, Carménère, Sémillon. 

Nessun lievito selezionato viene aggiunto. I vini “Barthélemy” e “Marie-Elisa” sono prodotti senza la minima aggiunta di solfiti. Il vino viene fatto maturare in grandi botti di quercia e infine l’imbottigliamento è fatto senza filtrazione, seguendo le fasi della luna calante. Questo processo permette di ottenere otto etichette uniche, capaci di stupire chi le beve per la loro unicità.

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