Sulle colline di San Giovanni Ilarione, nel cuore della Lessinia veronese, Daniele Piccinin ha costruito una delle realtà più riconoscibili del panorama artigianale italiano. Si è innamorato della viticoltura al punto da trasformarla nella sua vita, recuperando vigne abbandonate e fondando la sua azienda agricola nei primi anni Duemila.
La filosofia di Piccinin è semplice e radicale: rispetto assoluto per la vigna e per il territorio. Le parcelle, situate a oltre 400 metri di altitudine, sono coltivate senza l’uso di prodotti chimici, privilegiando la biodiversità e l’equilibrio naturale del suolo.
In cantina si prosegue con la stessa coerenza: fermentazioni spontanee con lieviti indigeni, vinificazioni senza chiarifiche né filtrazioni, affinamenti lenti in botti di legno o cemento. I vini nascono così schietti, profondi e vibranti, capaci di raccontare in purezza l’identità della Lessinia.
Il lavoro di Daniele Piccinin è legato in particolare al recupero del Vitigno Durella, autoctono delle colline veronesi e quasi dimenticato, che qui ritrova nuova vita in espressioni fresche, minerali e di grande carattere. Accanto a esso, Chardonnay, Pinot Nero e altre varietà interpretate con mano artigianale completano una gamma che ha conquistato appassionati in Italia e all’estero.
Oggi i vini di Piccinin sono considerati una voce imprescindibile per chi cerca autenticità, precisione ed eleganza fuori dagli schemi.
Sulle colline di San Giovanni Ilarione, nel cuore della Lessinia veronese, Daniele Piccinin ha costruito una delle realtà più riconoscibili del panorama artigianale italiano. Si è innamorato della viticoltura al punto da trasformarla nella sua vita, recuperando vigne abbandonate e fondando la sua azienda agricola nei primi anni Duemila.
La filosofia di Piccinin è semplice e radicale: rispetto assoluto per la vigna e per il territorio. Le parcelle, situate a oltre 400 metri di altitudine, sono coltivate senza l’uso di prodotti chimici, privilegiando la biodiversità e l’equilibrio naturale del suolo.
In cantina si prosegue con la stessa coerenza: fermentazioni spontanee con lieviti indigeni, vinificazioni senza chiarifiche né filtrazioni, affinamenti lenti in botti di legno o cemento. I vini nascono così schietti, profondi e vibranti, capaci di raccontare in purezza l’identità della Lessinia.
Il lavoro di Daniele Piccinin è legato in particolare al recupero del Vitigno Durella, autoctono delle colline veronesi e quasi dimenticato, che qui ritrova nuova vita in espressioni fresche, minerali e di grande carattere. Accanto a esso, Chardonnay, Pinot Nero e altre varietà interpretate con mano artigianale completano una gamma che ha conquistato appassionati in Italia e all’estero.
Oggi i vini di Piccinin sono considerati una voce imprescindibile per chi cerca autenticità, precisione ed eleganza fuori dagli schemi.