“La mia azienda si estende su 3,5 ettari a San Giovani Ilarione in provincia di Verona, ai piedi della Lessinia nella valle d’Alpone (sul versante sud-est del monte Cimo, tra i 300 e 500 metri s.l.m.). Su un suolo argillo-calcareo mi sono posto l’obbiettivo di recuperare una varietà che sta andando persa, la Durella, vitigno esistente in zona da circa mille anni. In vigna ho scelto sin da subito di voler lavorare nel pieno rispetto di ciò che mi sta attorno e di me stesso.”

Nel 2006 nasce il primo bianco di Daniele, ottenuto a partire una vigna in affitto di Chardonnay e da una di Durella. Sceglie di prenderle nella contrada Muni, dove nacque suo nonno che per primo fece vino in famiglia, ed è una scelta mirata, atta a mantenere il legame con la terra delle sue radici e recuperare una varietà che stava scomparendo come la Durella.
Sino al 2009 coltiva uva e vinifica da Angiolino Maule. Nel 2010 finalmente il primo vino fatto nella propria cantina. 

Daniele coltiva 12 ettari, da sempre in biologico, non solo con durella: lo chardonnay, il pinot grigio, alcune varietà autoctone veronesi come l’Oseleta, altre vecchie varietà quasi dimenticate come la Turchetta, oltre al Pinot Nero.
Fin da subito lavora nel pieno rispetto della natura: i vigneti sono circondati da boschi, sferzati dal vento e godono di inclinazioni ed esposizioni che facilitano l’esposizione. In vigna l’intervento di sfalcio o trinciatura è limitato dando origine ad una continua vitalità anche durante i mesi più caldi, dove la vita della vite diventa più difficile. 

 

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