Davide Spillare inizia a lavorare i due ettari di vigneti di famiglia nel 2007 a soli 20 anni. Impiantati a Garganega, Trebbiano e Merlot con un'età dai 10 agli 80 anni, sui suoli vulcanici di Gambellara in provincia di vicenza. Cresce e impara grazie agli insegnamenti di Angiolino Maule, ovvero chi ha contribuito con identità e carattere a tracciare una nuova interpretazione al naturale di un'uva spesso sottovalutata: la Garganega. Approccio non interventista, non utilizza tecnologia in cantina, non facendo uso neppure di solforosa al momento dell'imbottigliamento. In vigna reinterpreta i principi della biodinamica Steineriana con un occhio al presente, attento alle esigenze della terra e alle caratteristiche della stagione, e ad un epoca molto diversa da quella in cui le teorie della biodinamica furono promosse.
Davide Spillare inizia a lavorare i due ettari di vigneti di famiglia nel 2007 a soli 20 anni. Impiantati a Garganega, Trebbiano e Merlot con un'età dai 10 agli 80 anni, sui suoli vulcanici di Gambellara in provincia di vicenza. Cresce e impara grazie agli insegnamenti di Angiolino Maule, ovvero chi ha contribuito con identità e carattere a tracciare una nuova interpretazione al naturale di un'uva spesso sottovalutata: la Garganega. Approccio non interventista, non utilizza tecnologia in cantina, non facendo uso neppure di solforosa al momento dell'imbottigliamento. In vigna reinterpreta i principi della biodinamica Steineriana con un occhio al presente, attento alle esigenze della terra e alle caratteristiche della stagione, e ad un epoca molto diversa da quella in cui le teorie della biodinamica furono promosse.