Nel cuore di Castelnuovo Berardenga, nella parte più meridionale del Chianti Classico, sorge Podere Le Boncie, una piccola azienda che è diventata un simbolo dell’agricoltura artigianale toscana. A guidarla c’è Giovanna Morganti, figura di riferimento per molti vignaioli contemporanei, capace di unire una profonda conoscenza agronomica a una sensibilità rara e quasi materna verso la vigna.

Giovanna eredita questa passione dal padre, storico consulente enologico, ma sceglie di percorrere una strada più intima, personale e fuori dagli schemi. Nel corso degli anni trasforma Le Boncie in un laboratorio vivente, dove ogni pianta, ogni filare e ogni fermentazione raccontano la relazione profonda tra la mano dell’uomo e la natura.

I vigneti, che si estendono per poco più di 3 ettari, sono coltivati secondo i principi della biodinamica: nessuna chimica, nessun intervento invasivo, solo osservazione, ascolto e rispetto dei ritmi naturali. Qui domina il Sangiovese, accompagnato in minima parte da varietà autoctone come Colorino, Foglia Tonda e Mammolo.

In cantina, il lavoro è altrettanto essenziale. Fermentazioni spontanee, macerazioni delicate, affinamenti in legni grandi usati. Tutto è orientato a preservare la vitalità del vino, la sua purezza espressiva e il legame con la terra di origine.

Il vino simbolo della tenuta, “Le Trame”, è una delle interpretazioni più emozionanti del Chianti Classico moderno: un Sangiovese fine, vibrante, profondo, capace di evolvere nel tempo e di raccontare ogni annata come un nuovo capitolo della stessa storia. Accanto a lui, etichette come “Cinque” o “Rosso del Popolo” ampliano la visione di Giovanna, mantenendo intatta quella cifra di autenticità e grazia che rende inconfondibile ogni bottiglia firmata Le Boncie.

Podere Le Boncie non è soltanto una cantina, ma un modo di intendere la vita agricola. Un luogo dove il vino non nasce per stupire, ma per emozionare chi sa ascoltarlo.

Nel cuore di Castelnuovo Berardenga, nella parte più meridionale del Chianti Classico, sorge Podere Le Boncie, una piccola azienda che è diventata un simbolo dell’agricoltura artigianale toscana. A guidarla c’è Giovanna Morganti, figura di riferimento per molti vignaioli contemporanei, capace di unire una profonda conoscenza agronomica a una sensibilità rara e quasi materna verso la vigna.

Giovanna eredita questa passione dal padre, storico consulente enologico, ma sceglie di percorrere una strada più intima, personale e fuori dagli schemi. Nel corso degli anni trasforma Le Boncie in un laboratorio vivente, dove ogni pianta, ogni filare e ogni fermentazione raccontano la relazione profonda tra la mano dell’uomo e la natura.

I vigneti, che si estendono per poco più di 3 ettari, sono coltivati secondo i principi della biodinamica: nessuna chimica, nessun intervento invasivo, solo osservazione, ascolto e rispetto dei ritmi naturali. Qui domina il Sangiovese, accompagnato in minima parte da varietà autoctone come Colorino, Foglia Tonda e Mammolo.

In cantina, il lavoro è altrettanto essenziale. Fermentazioni spontanee, macerazioni delicate, affinamenti in legni grandi usati. Tutto è orientato a preservare la vitalità del vino, la sua purezza espressiva e il legame con la terra di origine.

Il vino simbolo della tenuta, “Le Trame”, è una delle interpretazioni più emozionanti del Chianti Classico moderno: un Sangiovese fine, vibrante, profondo, capace di evolvere nel tempo e di raccontare ogni annata come un nuovo capitolo della stessa storia. Accanto a lui, etichette come “Cinque” o “Rosso del Popolo” ampliano la visione di Giovanna, mantenendo intatta quella cifra di autenticità e grazia che rende inconfondibile ogni bottiglia firmata Le Boncie.

Podere Le Boncie non è soltanto una cantina, ma un modo di intendere la vita agricola. Un luogo dove il vino non nasce per stupire, ma per emozionare chi sa ascoltarlo.