L'arte del vino nella famiglia Pepe è stata tramandata da 4 generazioni. Quando si pensa all’Abruzzo, impossibile non pensare al grande narratore della storia del vino di questa regione: Emidio Pepe. Torano Nuovo è lo scenario di fondo dove da fine ‘800 si iniziano a gettare le basi di questo magnifico racconto, che successivamente, con Emidio, nel 1964, prese forma con la fondazione della sua azienda. Oggi sono le figlie Daniela e Sofia, con le nipoti Chiara ed Elisa a continuarne la trama, in cui il fil rouge è sempre dettato dal grande fondatore. Mari e monti fanno da cornice, donando un clima di perfetto equilibrio tra la sapidità marina e la freschezza montana, che danno come risultato un ideale bilanciamento alle uve tra zucchero e acidità. Quindici ettari di vigneti costituiti da viti di Montepulciano e Trebbiano d’Abruzzo, con una piccola parte di giovani vigne di Pecorino, sono i vitigni simbolo della regione, che Emidio ha lavorato per più di 50 anni portando avanti come principi cardine del suo metodo produttivo autenticità e rispetto della vigna e del vino. In vigna, gli interventi sono al minimo indispensabile per mezzo di pratiche biologiche e biodinamiche grazie a preparati degli stessi, letame, zolfo e rame. In cantina, la filosofia non si discosta, la chimica non è ben accetta. Il suolo argilloso-calcareo dona alle viti un frutto che non ha bisogno di aggiunte o ritocchi. Tutti i processi avvengono nel totale rispetto delle tradizioni, dalla raccolta a mano alla pigiatura con i piedi fino all’imbottigliamento senza filtrazione. La fermentazione è effettuata in vasche di cemento con i lieviti naturali senza aggiunta di anidride solforosa e poi affinato in bottiglia per 5, 10, 20 anni.