La storia del primitivo si perde nella notte dei tempi. Giunto in Puglia con ogni probabilità dall'altra sponda dell'adriatico per mano degli Illiri, popolo della regione balcanica dedito alla coltivazione della vite, iniziò ad essere commercializzato in tutto il mediterraneo dai fenici antichi frequentatori delle nostre coste. E quando i greci iniziarono a colonizzare il sud Italia, diffondendo soprattutto in Campania e Lucania i loro vitigni a bacca nera, il vino ellenico (antenato dell'Aglianico) per quanto pregiato non penetrò in Puglia. Il suo arrivo in Puglia lo si deve ai Benedettini, che lo introdussero a Gioia del Colle, molto più tardi, attorno al XVII secolo.

La sua denominazione deriva dalla precocità di maturazione. 

E' molto diffuso nelle province di Taranto, Bari e un po’ meno a Brindisi e Lecce, ma è molto apprezzato anche in California, dove è conosciuto con il nome di zinfandel. Questo vitigno viene utilizzato indistintamente per la produzione di vini rossi, novelli, rosati e per basi spumante (bianco)

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